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Il TFR in presenza di cessione del quinto quali vincoli ha?

Tfr in presenza di Cessione del Quinto, quali vincoli ha?

In questo articolo, in 7 punti, ti forniremo tutte le informazioni relative al TFR in presenza di cessione del quinto.

Analizzeremo come puoi richiedere un anticipo, quando è possibile, come utilizzarlo per estinguere anticipatamente il prestito in corso, come puoi ottenere una cessione del quinto no TFR.

Se al termine dovessi avere bisogno di ulteriori informazioni, i nostri consulenti sono a tua completa disposizione.

Se invece sei alla ricerca di un preventivo per conoscere le migliori condizioni che puoi avere con una cessione del quinto, non devi fare altro che contattarci:

I nostri servizi sono gratuiti e senza impegno. Siamo operativi in tutta Italia!

Cos’è il TFR?

Il TFR è la somma di denaro che, alla cessazione del rapporto di lavoro, il datore di lavoro deve corrispondere in modo obbligatorio al dipendente, qualunque sia il motivo della cessazione (fallimento, licenziamento o raggiungimento dei limiti di età).

Questo a patto che il dipendente abbia scelto di lasciare il trattamento di fine rapporto in azienda: la liquidazione è data dalle somme che l’impresa ha accantonato mensilmente dalle buste paga. 

Il TFR, infatti, è una quota che matura durante il corso del rapporto di lavoro.

L’accantonamento TFR può avvenire:

  • in azienda
  • in un fondo pensione di previdenza complementare aperto
  • in un fondo di previdenza complementare di categoria chiuso

In alternativa può anche essere dato al dipendente ogni mese in busta paga.

Quali differenze ci sono tra fondo di pensione complementare aperto o chiuso? I primi, dal punto di vista degli istituti di credito, offrono meno garanzie e pertanto rendono più difficoltoso ottenere il via libera per la cessione del quinto.

Vincoli TFR cessione del quinto

Vincoli per il Trattamento di fine rapporto

Se hai in corso una cessione del quinto in busta paga, il TFR è vincolato alla cessione del V per tutta la durata del prestito.

Il TFR fa da garanzia alla cessione del quinto, infatti la finanziaria ha la facoltà di rifarsi su quest’ultimo in caso di licenziamento, ad esempio, e quindi mancato pagamento della cessione del quinto.

Si tratta di una misura precauzionale da parte della finanziaria, per tutelare la sua garanzia in caso di inadempimento per qualsiasi ragione, tranne il decesso del dipendente dove è l’assicurazione ad intervenire.

Data la garanzia che il TFR apporta a questo tipo di prestito, il trattamento di fine rapporto è anche uno dei fattori principali che incidono sulla richiesta di cessione del quinto. 

Maggiore è il TFR accantonatomaggiore sarà l’importo massimo del tuo prestito

Come fare per ottenere uno svincolo del TFR dalla cessione del quinto?

Semplice: una volta terminato il contratto di cessione del quinto, il TFR viene totalmente svincolato dalla cessione del quinto in corso.

TFR minimo per cessione del quinto

Abbiamo già introdotto il concetto ma ora vogliamo andare più nel dettaglio.

Il TFR, ovvero il Trattamento di Fine Rapporto, non è direttamente correlato alla cessione del quinto dello stipendio. La cessione del quinto è un tipo di prestito personale in cui il pagamento delle rate viene effettuato tramite trattenuta dallo stipendio del richiedente.

Il TFR, invece, è un fondo riservato ai lavoratori dipendenti che viene corrisposto in caso di fine del rapporto di lavoro (ad esempio in caso di dimissioni, licenziamento, pensionamento, ecc.).

Quindi, in breve, non esiste un TFR minimo per poter richiedere la cessione del quinto.

Il richiedente deve avere un lavoro a tempo indeterminato e la rata della cessione non può superare il quinto dello stipendio netto mensile: da questi presupposti, maggiore è il TFR disponibile, maggiore sarà l’importo del prestito che si potrà ottenere.

Vincoli cessione del quinto come funziona in caso di licenziamento?

licenziato-se-il-mio-tfr-non-copre-il-v-e-delega-cosa-succede

Nel caso di licenziamento con un prestito o prestiti in busta paga ancora attivi, la ditta presso cui lavora dovrà riconoscere alla finanziaria tutto o parte del TFR accantonato (così detto licenziamento).

La quota da versare sarà al netto degli interessi non ancora maturati. Quando si verifica un licenziamento si possono verificare 2 casi:

  1. il debito residuo è più alto del TFR maturato – in questo caso il dipendente dovrà estinguere la parte restante del debito, tramite trattenuta su altro lavoro (nel caso in cui trovi una nuova occupazione) o concordando un piano di rientro;
  2. il debito residuo è inferiore rispetto al TFR ed in questo caso la somma eccedente sarà riconosciuta al lavoratore.

Se parliamo invece di licenziamento dovuto al fallimento dell’azienda, il debito dovrebbe essere coperto dalla compagnia assicurativa ma questo solo in alcuni casi da verificare. Infatti la polizza rischio vita e impiego è obbligatoria con la cessione del quinto.

Quindi se il lavoratore si dimette, la finanziaria può contare solo sul TFR, mentre se il dipendente viene licenziato, la finanziaria può contare, oltre al TFR, anche sulla polizza assicurativa contro il rischio impiego.

La compagnia assicurativa che ha risarcito la banca, può però rivalersi sul dipendente per aver versato il risarcimento. In questo caso quando il lavoratore troverà un nuovo impiego, sarà così costretto a risarcire l’assicurazione. 

Anticipo TFR: quando può essere richiesto?

Anticipo TFR in caso di cessione del quinto non è possibile tranne che in un caso, ovvero che il TFR sia superiore al debito residuo della cessione del quinto e/o delega di pagamento. Quindi potrai richiedere solo la parte eccedente il debito residuo in atto.

Nel caso in cui la ditta dovesse anticipare il TFR senza che questo sia superiore al debito residuo in corso, l’azienda stessa ne sarà responsabile nei confronti della finanziaria che ha  erogato il prestito. 

Il quinto dello stipendio vincola il TFR o, in altre parole, con la cessione del quinto il TFR è bloccato.

Ecco le regole che spiegano quando si può richiedere un anticipo TFR:

  1. Il dipendente deve essere in possesso di un’anzianità lavorativa di almeno 8 anni presso la stessa azienda.
  2. Si può richiedere massimo il 70% della somma accantonata dal lavoratore.
  3. E’ possibile richiedere un anticipo una sola volta.
  4. Si può richiedere un anticipo del TFR solo per spese urgenti, che devono essere documentate, come l’acquisto della prima casa o la maternità, ad esempio.

Se chiedi un anticipo del TFR, potresti poi trovarti in difficoltà richiedendo una cessione del quinto, perché il TFR potrebbe risultare insufficiente per ottenere una determinata liquidità.

Quindi è consigliato verificare se l’anticipo del TFR soddisfa davvero pienamente le tue esigenze, altrimenti è più conveniente richiedere il prestito con la cessione del quinto. 

Estinguere cessione del quinto con TFR

L’anticipo TFR per estinzione cessione del quinto non è una strada facilmente percorribile, in quanto il trattamento di fine rapporto funge da garanzia al prestito. Quindi l’anticipo TFR per estinzione finanziamento non è sempre possibile in quanto il TFR è vincolato e bloccato dal prestito.

Tuttavia, se il trattamento di fine rapporto è maggiore rispetto al debito residuo, previa autorizzazione della compagnia assicurativa e dell’amministrazione dell’azienda, è possibile attivarsi in tal senso.

Come si calcola il debito residuo di una cessione del quinto dello stipendio?

Il debito residuo si può verificare tramite il conteggio estintivo e consigliamo di tener sempre monitorato questo dato, così da sapere quanto ancora bisogna saldare.

Cessione del quinto no TFR

Cessione del Quinto No TFR

Per cessioni del quinto senza Tfr si parla di una richiesta che deve essere effettuata con almeno 12 mesi di assunzione: questa è l’anzianità che viene richiesta.

Questa specifica cessione del quinto può essere richiesta dai dipendenti a tempo indeterminato di aziende private (SRL, SPA, cooperative) ma solamente se il numero totale di dipendenti è superiore a 16.

I requisiti e le condizioni possono essere così sintetizzati:

  • solo per dipendenti di società di capitali (no SAS, SNC, ditte individuali)
  • numero minimo dipendenti 16
  • assunzione minima 12 mesi
  • liquidità fino a 10.000 euro con piani di rimborso personalizzabili

La cessione del quinto con TFR in busta paga non è possibile, in quanto come abbiamo anche detto precedentemente il TFR deve essere accantonato in azienda oppure in un fondo pensione chiuso.

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618 commenti su “Il TFR in presenza di cessione del quinto quali vincoli ha?

  1. Buon giorno
    Devo chiedere una cessione del V
    Ma percepisco in busta paga la quota mensile di tfr
    Questa dopo posso continuare a percepirla ?
    Ho 17 anni di anzianità aziendale
    L importo richiesto è minimo
    E il tfr copre l importo
    Grazie della risposta

    Rispondi
    • Adriana buongiorno,
      per capire meglio; in passato accantonava il tfr in azienda e oggi ha richiesto la liquidazione dello stesso in busta paga?

      Distinti saluti
      ISICredit

    • Ho sempre accantonato in azienda da un anno a qs parte ho chiesto che la quota che maturo mensilmente, mi venga erogata in busta paga

    • Adriana buongiorno,
      bene, stando così le cose possiamo valutare la sua richiesta. Ha già compilato il modulo di contatto presente sul nostro sito?

      Distinti saluti
      ISICredit

    • Buongiorno 2 giorni fa ho ricevuto la lettera 3 licenziamento per superamento del comporto ho una cessione del quinto in corso volevo sapera se la tredicesima spetta tutta alla finanziaria o solo un quinto!grazie mille

  2. Buona sera, avrei bisogno di alcune delucidazioni in merito al mio tfr. Ho una cessione del quinto e attualmente il debito rimasto e’ di 2.800 euro. Il mio tfr maturato e rimasto in azienda e’ di 7.000 euro mentre quello che si trova in un fondo inps e’ di circa 20.000 euro. Posso richiedere alla mia azienda la parte di tfr eccedente l’importo della cessione? Mi potreste indicare l’iter da seguire ed eventualmente la normativa a cui fare riferimento? Grazie.

    Rispondi
    • Ciccio buongiorno,
      per prima cosa senza l’azienda se disposta a concederle un anticipazione del tfr. In caso positivo dovrà richiedere alla finanziaria l’autorizzazione a svincolare parte del TFR, tenuto conto che questo eccede il debito residuo della cessione in corso.

      Distinti saluti
      ISICredit

  3. Salve :Io ho al momento una cessione in corso che termino a maggio 2018, il debito residuo ad oggi è di 4000€.Ho accantonato e quindi vincolato in azienda 8500€ + ho 30000€ nel fondo pensione.La mia domanda è la seguente.Posso chiedere alla finanziaria che mi svincoli completamente il tfr accantonato nel fondo pensione in modo che possa richiederne il 30%??Lasciando così a garanzia del debito residuo solo il tfr accantonato in azienda !!

    Rispondi
  4. Salve, in merito al trasferimento del ramo d’azienda, la mia società mi da la scelta o di essere liquidato del tfr rimasto in azienda,(il restante è in un fondo pensione) o di prenderne una parte ed il resto trasferirlo sulla nuova zienda subentrante. Nel fondo ho 38.285 ed in azienda 15.100, devo ad oggi alla finanziaria 22.000, facendo richiesta a quest’ultima, mi è stato detto che nn posso prendere dal tfr in azienda non piu’ del 30% come “Acconto TFR”. Prima di tutto la differenza al netto per me è abbastanza coperta dal fondo. Posso essere liquidato della parte restante del tfr tolto il debito residuo(22.000)? Grazie

    Rispondi
    • Claudio buongiorno,
      teoricamente si tenuto conto che il debito è inferiore alla somma accantonata nel fondo. Quest’ultimo garantisce la cessione del quinto in corso? Quando ha sottoscritto il contratto di finanziamento, ha autorizzato il vincolo anche di questa somma?

      Distinti saluti
      ISICredit

  5. Salve,richiedo informazioni sulla possibilità di accordo tra un dipendente con licenziamento in corso e finanziaria che gli ha concesso un finanziamento con cessione del quinto, affinché quest’ultima possa mantenere in essere il pagamento rateizzato e non acquisisca l’intero importo del TFR maturato dal dipendente che s’impegna a sua volta in una restituzione mensile, avendo anche già fatto domanda di disoccupazione. Se ci fosse una possibilità in tal senso e se me ne rendereste nota ve ne sarai molto grata. Grazie resto in attesa di un a vostra possibile risposta

    Rispondi
    • Michela buongiorno,
      l’unica cosa che può fare è chiederlo direttamente alla società finanziaria la quale valuterà se accettare questa richiesta. A nostro avviso non credo sarà una cosa semplice, ma in tutti i casi tentar non nuoce.

      Distinti saluti
      ISICredit

  6. buongiorno, volevo sapere se anche per i pensionati pubblici e statali con riscatto di un quinto in essere va a bloccare la loro liquidazione.
    grazie.
    franco

    Rispondi
  7. Salve ho cessione del quinto e delega di pagamento totale da restituire circa 10000.tfr accantonato tra azienda e fondo 25000.da aprile
    2016 lavoro con cottratto di solidarietà.trovandomi in difficoltà economica visto la riduzione dello stipendio chiedo corteemente come posso estinguere entrambe le cessioni e richiedere acconto tfr.grazie

    Rispondi
  8. Buongiorno sarei interessato a sapere se per verificare un eventuale anticipo del mio TFR con Cessione minore del TFR quindi prelevare l eccedenza, se nel conteggio bisogna calcolare anche gli interessi della cessione oppure si calcola al netto? E se bisogna calcolare dal TFR la quota del 22% di tesse. Grazie .

    Rispondi
    • Massimo buongiorno,
      si nel calcolo della cessione deve considerare NUMERO RATE RESIDUE * IMPORTO RATA. Esempio se lei ha sottoscritto un finanziamento di 84 rate e di queste ne ha rimborsate 34, il calcolo corretto è IMPORTO RATA * 50 RATE RESIDUE.
      Per il TFR calcoli l’accantonamento al netto delle tasse.

      Distinti saluti
      ISICredit

  9. Buongiorno, sono un datore di lavoro, un mio dipendente è stato licenziato ed aveva in corso alla data del licenziamento la cessione del quinto vincolando il tfr maturato, vorrei sapere entro quanto tempo devo saldare il debito alla finanziaria? ho la possibilità di rateizzarlo oppure devo pagarlo in un unica soluzione? ed entro quanto tempo?
    Grazie mille e buona giornata

    Rispondi
    • Salvatore buonasera,
      premesso che il debito è del dipendente e non del datore di lavoro, le consiglio di accordarsi con il creditore (quindi la finanziaria). Presumo che in questo momento non dispone di tutta la liquidità, quindi parli con la finanziaria o banca, palesando questa momentanea difficoltà, e trovi con loro un accordo strutturato con un piano di rientro.

      Ci tenga aggiornati per ulteriori quesiti.

      Distinti saluti
      ISICredit

  10. Buongiorno sono stato licenziato da pochi giorni, nel Marzo 2015 ho fatto un quinto con una finanziaria di 6500 euro il mio tfr allora era 5900 euro, restano da dare alla finanziaria 13.000 euro circa. Volevo sapere visto che il quinto e stato fatto da 1 anno e mezzo gli interessi vengono stornati? Se si di quanto? E vero che l’azienda oltre al tfr versera’ alla finanziaria il mese corrente dello stipendio più 13° 14°mensilita, ferie non godute e permessi, per coprire l’ammontare del debito? Aspetto una vostra cordiale risposta. grazie

    Rispondi
    • Buongiorno Renato,
      si gli interessi non maturati le saranno stornati. Per quanto riguarda l’importo dovrebbe consultare il piano di ammortamento che avrebbe dovuto ricevere in sede di stipula contratto. Anche per la trattenuta della 13 e 14 deve leggere le condizioni del contratto. Nel caso avesse bisogno di ulteriori chiarimenti siamo a disposizione.

      Distinti saluti
      ISICredit

  11. Salve cerco un informazione in merito ad una parte di anticipo del TFR,ho una cessione de qui ti in corso con altre 70 rate di 382 euro e un TFR maturato in azienda di 35000 euro e 10.000 al fondo vorrei sapere se posso chiedere una parte del TFR in anticipo e quale parte restante deve rimanere a garanzia della cessione mi intendo,comprensivo di interessi o il debito in caso di estinzione?in attesa di un vostro riscontro cordiali saluti

    Rispondi
    • Anna buongiorno,
      in merito all’importo da lasciare in garanzia, calcoli importo della rata * rate residue. Questo valore tiene conto sia della quota capitale sia di quella interessi ancora dovuta. In merito all’anticipo. deve essere autorizzata, oltre che dall’azienda, dalla finanziaria che ha in pegno il suo TFR. Faccia richiesta in azienda, se per loro non ci sono ostacoli, presenti la stessa domanda alla società finanziaria.

      Distinti saluti
      ISICredit

  12. Da quello che leggo, sembrerebbe che attivato un finanziamento sotto cessione del quinto non sarà possibile utilizzare il TFR fino alla sua conclusione a garanzia del finanziamento stesso. Non trovo però nessun riferimento alla legge che stipula questo. Posso avere notizie di dover poter trovare il decreto che limita tale utilizzo? grazie.

    Rispondi
    • Buongiorno Gabriele,
      quando un cliente sottoscrive un contratto di cessione del quinto, si impegna a non prelevare quota parte del TFR maturato (come previsto dalla legge del 29 maggio 1982 n 297). Inoltre mette a garanzia dello stesso finanziamento, la somma maturata e maturanda nel corso dei successivi mesi di lavoro.

      Distinti saluti
      ISICredit

  13. Ho in atto un finanziamento con la cessione del quinto, però e scaduto il contratto d appalto dell azienda. Avrò comunque la liquidazione?

    Rispondi
    • Buongiorno Gianluca,
      no, la liquidazione sarà riconosciuta a favore della società finanziaria, fino a copertura del debito. E’ sicuro che la liquidazione le sarà riconosciuta? O rimane in gestione alla nuova società che la assumerà (ovvero alla nuova società che si è aggiudicata l’appalto)?

      Distinti saluti
      ISICredit

  14. Buongiorno,
    io ho una cessione del quinto con scadenza 02/17, mancano esattamente 7 rate per 218,00 euro per un totale pari a 1526. il mio TFR accatonato in azienda è pari a euro 15500 in data 31/12/15. adesso ho necessita di chiedere un anticipo in quanto il dentista ha emesso un preventivo di 6800. vorrei cortesemente alcune informazioni, ossia: per avere l’importo necessario quanto devo chiedere al lordo delle tasse? quanto viene tassato l’anticipo? e poi sicuramente il dentista non emetterà subito fattura totale x il lavoro in quanto la tempistica mi comunica x eseguire le operazioni è di 1 anno.. io posso richiederlo ugualmente l’intera somma? e se avessi anche una necessità per altro posso utilizzare l’anticipo o è vincolato soltanto alle spese?

    Rispondi
    • Laura buongiorno,
      per il calcolo del netto rispetto al lordo le consiglio di confrontarsi direttamente con l’ufficio del personale/amministrativo della sua azienda. Le forniranno il calcolo esatto. Per l’importo richiesto le consiglio di chiedere la somma di cui ha bisogno, indipendentemente dalla dilazione dei pagamenti concessa dal dentista. Nel caso le venisse richiesto, fornisca alla sua azienda il preventivo lavori previsto.

      Distinti saluti
      ISICredit

  15. Salve ,anche io ho una cessione del quinto in corso che attualmente mi vincola sia il tfr che ho in azienda 8000€ che il fondo pensione che è attualmente 30000€ .se io volessi svincolare tutto il tfr per poterne poi fare richiesta all azienda del 70% e lasciare a garanzia della cessione solo il fondo pensione e’ fattibile??della cessione mi mancano da pagare 15 rate per un tot di 4000€ .

    Rispondi
    • Luca buongiorno,
      deve per prima cosa interpellare la società finanziaria, chiedere quindi alla sua azienda. Ci tenga aggiornati.

      Distinti saluti
      ISICredit

  16. buongiorno,

    al sesto anno della mia cessione del quinto, (mancano 4 anni e sarà estinto) il debito verso la finanziaria è di eur. 16.000, il mio tfr ad oggi accantonato è di eur 27.000, da come riportato in questo blog, potrei richiedere il 70% di anticipo tfr sulla differenza tra debito e accantonato: 16.000 – 27.000 =11.000 euro corretto?
    grazie

    Rispondi
    • Fabrizio buongiorno,
      si, ma deve ottenere l’autorizzazione da parte della società finanziaria che le ha erogato il prestito. Si è già attivato?

      Distinti saluti
      ISICredit

    • Fabrizio buongiorno,
      quando lei ha sottoscritto il contratto di cessione del quinto, ha vincolato il tfr a favore della società finanziaria. E’ ovvio che la parte a favore di quest’ultima è limitata all’importo del debito residuo del suo finanziamento, ovvero la parte eccedente rimane esclusivamente a suo favore, ma in tutti i casi un vincolo esiste. Le faccio un esempio che ovviamente non riguarda la sua posizione, ma che coinvolge clienti come lei che hanno stipulato una cessione del quinto.

      Esempio: Mario ha stipulato 6 anni fa un contratto di cessione del quinto con durata 120 mesi. Ad oggi il cliente deve rimborsare, teoricamente, ulteriori 48 rate. Perché teoricamente? Nei casi estremi (casi effettivamente accaduti) alcune aziende trattengono ogni mese l’importo della rata dal cedolino dello stipendio del dipendente, ma non effettuano il versamento a favore della finanziaria. Pertanto cosa accade in questo esempio?
      – L’azienda ha trattenuta 72 rate sulla busta paga di Mario, ma non le ha versate alla finanziaria
      – La finanziaria non ha incassato nessuna rata
      – Mario rimane debitore del 100% del suo debito
      – Mario dovrà richiedere all’azienda di versare i soldi alla finanziaria o se ha già provveduto a saldare il debito, richiedere la restituzione dei soldi trattenuti mensilmente e mai versati all’ente erogante.
      Questo è il motivo per cui la finanziaria deve autorizzare lo svincolo del tfr.

      Distinti saluti
      ISICredit

    • buona sera il mio tfr e le somme maturate non coprono il debito che e’ di 4321 euro.sono stata licenziata il 21 settembre 2016 ma ho avuto comunque lo stipendio di settembre.il patronato mi ha spiegato che il mio tfr e’ poco piu’ di 1100 o 1500 euro,poi c’e’ la tredicesima e l’indennita’ sostitutiva.ho lavorato solo 1anno e 8 mesi.cosa aspetta a me?siccome il tutto non copre il debito.mi prenderanno solo un quinto dalla tredicesima e il rimanente verra’ lasciato a me?

    • Buongiorno Sarah,
      bisognerebbe leggere le condizioni del contratto di cessione del quinto sottoscritto, ma generalmente viene previsto che le somme da lei elencante vengono corrisposte al 100% alla società finanziaria o assicurazione che ha garantito il prestito. Per differenza, quindi decurtato l’importo da lei versato con il licenziamento, la somma ancora dovuta potrà rimborsarla o in un unica soluzione o tramite notifica di una nuova trattenuta nel caso in cui, come ci auguriamo, trovi un nuovo posto di lavoro.

      Distinti saluti
      ISICredit

    • E perchè dovrei richiedere l’autorizzazione alla finanziaria se il debito nei loro confronti è di molto inferiore al tfr accantonato e quindi il loro capital non verrà toccato?
      grazie

  17. Scusate, è normale che per una cessione del quinto la BANCA/FINANZIARIA vincola tutto il TFR compreso il fondo pensione? in riferimento a questo ce una decisione dell’ ABF del 2015 dove dice che la clausola del vincolo di tutto il TFR è VESSATORIA e quindi nulla. Perchè allora le banche/finanziarie continuano a fare gli indiani? Questo non è nient’ altro che un sopruso dei poteri forti!!!!!!!
    Sotto riportato la Decisione dell’ ABF:

    Decisione N. 8216 del 30 ottobre 2015
    COLLEGIO DI ROMA
    composto dai signori:
    (RM) MASSERA Presidente
    (RM) LEPROUX Membro designato dalla Banca d’Italia
    (RM) SILVETTI Membro designato dalla Banca d’Italia
    (RM) NERVI Membro designato da Associazione
    rappresentativa degli intermediari
    (RM) ROSSI CARLEO Membro designato da Associazione
    rappresentativa dei clienti
    Relatore ROSSI CARLEO LILIANA
    Nella seduta del 11/09/2015 dopo aver esaminato:
    – il ricorso e la documentazione allegata
    – le controdeduzioni dell’intermediario e la relativa documentazione
    – la relazione della Segreteria tecnica
    FATTO
    La ricorrente riferisce di aver stipulato, in data 11/01/2008, un contratto di finanziamento contro cessione del quinto della retribuzione e di avere successivamente stipulato, in data 19/09/2008, un ulteriore contratto di finanziamento con delegazione di pagamento.
    Fa presente che in entrambi i casi il datore di lavoro rinunciava a vincolare il TFR al finanziamento, depennando la relativa clausola.
    Lamenta, tuttavia che, a seguito di richiesta di anticipo del TFR, il datore di lavoro le comunicava l’impossibilità di procedervi, stante il vincolo imposto dall’ intermediario in ragione di clausole previste dalle condizioni di contratto dei due finanziamenti con questi stipulati e delle quali chiede venga dichiarata la inefficacia.
    Si richiama, pertanto ad una precedente decisione dell’ABF (decisione n. 388/2011), che ha già dichiarato la vessatorietà di clausole contrattuali quali quella in oggetto.
    Fa presente che per nessuno dei due contratti è stata approvata specificamente la relativa clausola, ai sensi degli articoli 1341 e 1342 c.c. e che negli atti di benestare rilasciati dal datore di lavoro, quest’ultimo escludeva, depennando la relativa previsione, il divieto di richiedere anticipazioni sul TFR.
    Chiede, quindi, di dichiarare l’inefficacia dell’art. 7 delle condizioni generali di contratto contro cessione del quinto e dell’art. 6 del finanziamento con delegazione di pagamento le quali prevedono un impegno a non richiedere anticipazioni sul TFR fino a completo rimborso del prestito e chiede che l’intermediario dia immediata comunicazione al datore di lavoro della autorizzazione allo svincolo delle somme accantonate a titolo di TFR
    Chiede, infine, il rimborso delle spese legali.
    L’intermediario fa presente di avere negato l’autorizzazione in presenza di una clausola, sottoscritta dal ricorrente, che è da ritenersi legittima.
    Rileva, in primo luogo, che non assume alcun rilievo la circostanza che l’atto di benestare rilasciato dall’ Amministrazione sarebbe stato, da quest’ultima, emesso privo dell’impegno a vincolare le somme accantonate a titolo di TFR. D’altra parte puntualizza che se l’Amministrazione non si fosse ritenuta obbligata a vincolare dette somme, non avrebbe, successivamente, richiesto l’autorizzazione all’intermediario.
    Evidenzia, quindi, la legittimità della clausola contenuta nelle condizioni generali di ambedue i contratti, ciò in quanto le norme sulla cessione del quinto (art. 43 del d.P.R. 180/1950) stabiliscono che, con la stipula del contratto, il debitore pone una sorta di “ipoteca” sul TFR, cosicché, in caso di perdita di lavoro o di impossibilità ad effettuare i pagamenti, autorizza il finanziatore a trattenerlo fino a concorrenza del debito residuo.
    A tale riguardo fa presente che avrebbe anche potuto considerare una parziale rinuncia alla garanzia, se non fosse che alcune rate di entrambi i prestiti erano insolute. Evidenzia, quindi, l’esistenza di rate insolute al fine di negare l’autorizzazione.
    Infine, in merito alle spese legali, rileva che l’assistenza professionale davanti all’ABF è facoltativa, con conseguente infondatezza della richiesta di refusione.
    Chiede, pertanto che il ricorso venga respinto in quanto infondato.

    DIRITTO
    La controversia sottoposta alla cognizione del Collegio attiene alla ritenuta illegittimità delle disposizioni contrattuali, contenute in condizioni generali di contratto, che vincolano il TFR a garanzia di finanziamenti contro cessione del quinto o con delegazione di pagamento imponendo l’ “impegno a non richiedere anticipazioni sul trattamento di fine rapporto fino a completo rimborso del prestito”.
    In via preliminare, occorre rilevare che quanto contenuto nell’atto di benestare rilasciato dall’ Amministrazione che, secondo quanto afferma la ricorrente, ha depennato il divieto di richiedere anticipazioni sul TFR, escludendolo, non ha implicazioni in merito alla validità delle clausole contrattuali sottoscritte dal cliente con l’ intermediario.
    E’ infatti incontestabile che le condizioni generali di contratto prevedono una clausola che, seppure non assistita da specifica approvazione per iscritto ai sensi dell’art. 1341 c.2 cod. civ., prescrive l’impegno a non richiedere anticipazioni sul TFR. Quali siano gli impegni assunti (o non assunti) dal datore di lavoro nei confronti dell’intermediario con il c.d. atto di benestare appare pertanto, sotto tale profilo, irrilevante. L’atto di benestare, infatti, non integra in alcun modo il regolamento contrattuale dell’operazione.

    Per quanto riguarda il regolamento contrattuale, in merito alla contestazione avanzata dalla ricorrente relativa alla mancata specifica sottoscrizione delle clausole in questione, va osservato che, al di là della tutela formale prevista dagli artt. 1341 e 1342 cod, civ, (che peraltro manca nel caso specifico), trattandosi di contratti stipulati con un consumatore l’attenzione deve essere incentrata essenzialmente sul profilo sostanziale. Occorre quindi verificare se le clausole in questione determinano “ a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto “ (art. 33 comma 1,cod. cons).
    Invero la resistente eccepisce la validità della clausola posto che essa sarebbe destinata ad assolvere una (ulteriore) funzione di garanzia in favore del finanziatore, così come espressamente prevede l’art. 43 del D.P.R. 180/1950 (estensibilità dell’efficacia delle cessioni sui trattamenti di quiescenza),Tale norma, difatti, secondo la lettura dell’intermediario, pone una sorta di “ipoteca” sul TFR, cosicché in caso di perdita di lavoro o di impossibilità ad effettuare i pagamenti, autorizza il debitore a trattenerlo fino a concorrenza del debito residuo.
    Occorre tuttavia considerare che la lettura della disposizione richiamata rende evidente che risulta del tutto estraneo alla portata della norma qualsiasi riferimento alla preclusione per il cedente di richiedere anticipazioni sul TFR, di conseguenza non può revocarsi in dubbio che la clausola in esame non è di certo riproduttiva di disposizioni di legge (v. sul punto diffusamente dec. n. 388/ 2011)
    Al fine di valutare la vessatorietà della clausola potrebbe, comunque, soccorrere una lettura sistematica della disciplina vigente.
    In tal senso il Collegio di Roma ha di recente evidenziato che, in una ottica di
    bilanciamento degli interessi in gioco, l’esigenza del lavoratore dipendente di non subire una limitazione ingiustificata nell’ esercizio di un diritto riconosciutogli ex legge e l’interesse della società finanziaria di richiedere una garanzia, tale bilanciamento potrebbe, al più, consentire la previsione di una garanzia che, comunque, non può estendersi all’ intero ammontare del TFR, ma, con riferimento all’ammontare del prestito contratto, deve essere circoscritta al solo debito residuo (dec. n. 8603/2014).
    Ne consegue che la funzione della clausola non può di certo essere quella di bloccare il TFR quale massima garanzia possibile, poiché così intesa essa determinerebbe uno squilibrio rilevante tra le rispettive posizioni giuridiche che la clausola attribuisce alle parti.
    Nel caso di specie una riprova in tal senso si rinviene nella circostanza che l’intermediario ha negato l’autorizzazione alla concessione di un anticipo sul TFR solo in ragione dell’andamento del credito, caratterizzato dalla presenza di alcuni insoluti, lasciando intendere che, qualora detti rapporti avessero avuto un andamento regolare, avrebbe potuto considerare diversamente la richiesta.
    Pertanto, tenuto conto della opacità della clausola nella quale non risultano apposte le dovute limitazioni e tenuto conto del fatto che la mancata autorizzazione da parte dell’intermediario allo svincolo del TFR non è legato al rapporto tra l’entità del debito residuo e quello della richiesta anticipazione , la clausola deve essere dichiarata nulla, rientrando tra le clausole vessatorie,
    In conformità a quanto è stato in precedenza rilevato (v. dec. 388/2011) la clausola va annoverata tra le “restrizioni alla libertà contrattuale nei rapporti con i terzi” (art. 33,comma 2, lett. t, cod. cons.), con conseguente sanzione di nullità ai sensi dell’art. 36 comma 1, cod. cons.
    Il Collegio accertata la vessatorietà della clausola ne dichiara la nullità. Ne discende che lo svincolo al TFR non è soggetto alla autorizzazione dell’intermediario.
    P.Q.M.
    Il Collegio accerta, nei limiti di cui in motivazione, la nullità della clausola che
    esclude il diritto della ricorrente a chiedere anticipi sul TFR.
    Dispone, inoltre, ai sensi della vigente normativa, che l’intermediario corrisponda
    alla Banca d’Italia la somma di Euro 200,00 (duecento/00) quale contributo alle
    spese della procedura e alla parte ricorrente quella di Euro 20,00 (venti/00) quale
    rimborso alla somma versata alla presentazione del ricorso.
    Chiede, infine, il rimborso delle spese legali.
    IL PRESIDENTE

    Firmato digitalmente
    MAURIZIO MASSERA

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  18. Salve sto facendo un corso di aggiornamento per lavoro ,ma il costo è di 3400,00€,posso richiedere il mio tfr per aiutarmi a pagarli? Sono 7 anni che lavoro nella cooperativa. Grazie

    Rispondi
    • buona sera, sono un dipendente statale o cessione e delega presenti in busta paga, volevo chiedere dato che sono prossimo alla pensione se le rate vengono automaticamente passate sulle pensione ? il tfs verra erogato ? oppure rimarra vincolato sino alla fini dei prestiti? grazie per la risposta.

    • buongiorno, grazie per l informazione, e per quanto riguarda il tfs rimarra vincolato sino alla fine dei prestiti ?

    • Io ho un debito di 11000 euro con Prestitalia con la cessione del quinto quindi come garanzia il mio tfr pari 43000 ho chiesto di svincolarmi il tfr x il 30% ma mi è stato rifiutato lo possono fare?

    • Gianni buongiorno,
      si, non sono tenuti a svincolarlo. Ha chiesto le motivazioni? Nel caso valuti la possibilità di chiedere un anticipo maggiore e con questa liquidità estinguere anche il debito della cessione del quinto in corso.

      Distinti saluti
      ISICredit

    • Massimiliano buongiorno,
      di che prodotto parliamo? Cessione del quinto? Dovrebbe dirci anche l’importo della rata, durata e quando ha pagato la prima scadenza.

      Distinti saluti
      ISICredit

    • Buonasera,si tratta di una cessione di 42000€ di cui ho pagato 14 rate su 120.Il debito residuo e calcolo per estinzione anticipata sono la stessa cosa?secondo voi quanto dovrei dare per estinguere il mio debito adesso?grazie in anticipo

    • Buongiorno Massimiliano,
      lei ha quindi stipulato una cessione del quinto con rata pari ad € 350,00. Le rate residue sono 106, pertanto un conteggio approssimativo possiamo stimarlo in € 33.400,00. Tenta conto che una volta chiuso il finanziamento, potrà richiedere il rimborso di una parte del premio assicurativo, sia rischio vita, sia rischio impiego. Il premio assicurativo è il costo della polizza che lei ha pagato. Il prestito tramite cessione del quinto comprende sempre due polizze, una rischio vita, una rischio impiego. Alla data di erogazione del finanziamento, lei ha pagato anticipatamente il premio assicurativo per tutta la durata del prestito, quindi 120 mesi. Ad oggi ha usufruito di questa copertura assicurativa per soli 14 mesi su 120 totali, pertanto potrà chiedere il rimborso di quota parte del premio già versato.

      A disposizione per ulteriori chiarimenti
      Distinti saluti
      ISICredit

    • Salve,la somma da voi indicata e’ quella che dovrei versare in caso di estinzione adesso.Mi sembra un po altina!Per essere più chiaro ,ho avuto €25100 netti 2000 €circa i costi di commisioni etc ed €14800 di interessi.Totale 42000€.Resto in attesa di una vs risposta.Grazie

    • Massimiliano buongiorno,
      se la rata da noi indicata è corretta, quindi 350 €, il conteggio è verosimilmente corretto; ovviamente le consiglio di richiede copia del conteggio estintivo direttamente alla società finanziaria. In tutti i casi lei ha ottenuto 25.100 rispetto ai 42.000 di montante lordo (rata * durata). La differenza tra i due importi, pari ad € 16.900, comprende interessi, commissioni, polizze assicurative. Una volta estinto il debito, come da conteggio fornitole dall’ente erogante, lei potrà chiedere un rimborso relativo a quota parte delle commissioni e costi polizza pagate contestualmente all’erogazione del finanziamento.
      Non le possiamo calcolare con esattezza con questi importi; faccia richiesta alla stessa finanziaria, le forniranno tutte le informazioni dettagliate.

      Distinti saluti
      ISICredit

    • Buongiorno vorrei sapere come mai mio marito non riesce a fare una cessione forse perche è prossimo alla pensione ?? Prevista per febbraio 2017 la coop dove lavora attualmente ha fino a 214 dipendenti leggo dai commenti che si passa dalla cessione del datore di lavoro all’inps mio marito a febbraio avrà i suoi 42 anni e 10 mesi richiesti dalla legge Fornero Monti ,ringraziandola .Morena .

    • Morena buongiorno,
      si il limite è quello. Il passaggio della cessione del quinto dallo stipendio alla pensione avviene solo per dipendenti statali e pubblici. Per i dipendenti privati, come suo marito, questo non è possibile. In questi casi si potrebbe prevedere una cessione del quinto con valore pari al tfr accantonato, ma mancando solo pochi mesi al meritato traguardo della pensione, non credo che nessun istituto sarà disposto a valutare positivamente la vostra richiesta.

      Distinti saluti
      ISICredit

  19. Ho uno stipendio netto 1450 mese 13 e 14a contratto tempo indeterminato. 30 anni servizio .tfr accantonato in az. 44000 lordo della rit. Acc. Quanto posso chiedere finanziamento con cessione del quinto ?

    Rispondi
    • Buongiorno Innocenzo,
      fatto salva la valutazione della sua azienda, dovremmo verificare l’importo lordo della sua busta paga, la data esatta di assunzione, la data di nascita, con quale banca ed assicurazione procedere. In buona sostanza per elaborare un preventivo di cessione del quinto bisogna acquisire varie informazioni e per far si che lo stesso sia reale, bisogno affidarsi a dati precisi. Le consiglio, senza impegno, di compilare il modulo di richiesta accessibile tramite questo link https://www.isicredit.it/richieste/index.php?fin=1&code=commento; un nostro consulente la contatterà entro le prossime 24 ore, volendo anche per una consulenza a domicilio.

      Distinti saluti
      ISICredit

  20. Buonasera , ho una cessione del quinto che terminerà tra tre anni x un debito totale ancora di novemila euro , il mio tfr ad ora è di sedicimila , da poco ho stipulato un mutuo prima casa , posso richiedere all’azienda l’estinzione totale del quinto con il tfr accantonato , non avendo nemmeno richiesto un anticipo sul tfr x l’acquisto prima casa ? Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno Bianca,
      teoricamente si, ma deve richiedere l’autorizzazione alla società finanziaria che ad oggi ha in pegno il suo tfr; potrebbe in alternativa chiedere all’azienda di svincolare la parte del tfr eccedente il debito, ma in questo caso otterrebbe solo 7mila euro, importo inferiore al debito da lei citato per la sua cessione del quinto. Perché vorrebbe estinguere la cessione in corso?

      Distinti saluti
      ISICredit

  21. Buona sera ho un quindo gia tolti gli interessi perché mi è arrivata la lettera se istinguo il quindo sono 13000 io del tfr go 17000 posso istinguere con il tfr grazie

    Rispondi
    • Buongiorno Francy,
      per estinguere anticipatamente la cessione del quinto con il suo TFR deve chiedere autorizzazione alla società finanziaria che le ha erogato il prestito. Perché vuole estinguere la cessione con il TFR?

      Distinti saluti
      ISICredit

    • Perché mi serve liquidità ecco perché togliendo la cessione con il tfr lo stipendio torna normale 1450 grazie francy

    • Francy buongiorno,
      dovrebbe chiedere alla società finanziaria una dichiarazione nella quale la autorizzano a svincolare il tfr per estinguere la cessione in corso. Ottenuto questo documento dovrà farsi autorizzare o dalla sua amministrazione o dal fondo dove accantona il tfr, a svincolarne parte per estinguere il finanziamento in corso. Se non fosse possibile procedere in tal senso ha provato a considerare il rinnovo del quinto? Magari cercando di ridurre l’attuale rata. Se fosse interessata ad una nostra consulenza gratuita e senza impegno, ci contatti. Può farlo direttamente anche tramite questo link https://www.isicredit.it/richieste/index.php?fin=1&code=commento. Le saranno chiesti pochi dati utili per poterci mettere in contatto con lei. I dati inseriti non saranno inoltrati alle banche dati creditizie.

      Distinti saluti
      ISICredit

  22. Ho 29 anni sono distrutta da anni non riesco a pagare un finanziamento il mio ragazzo mi ha fatto da garante il mio debito e di 3000 mila euro cosa rischia

    Rispondi
    • Buongiorno Francesca,
      la figura del garante ha pari responsabilità del richiedente del finanziamento, pertanto possono richiedere al suo fidanzato la restituzione di tutto il debito. Ha provato a chiedere un nuovo finanziamento per estinguere quello in corso e liberare il suo fidanzato?
      Distinti Saluti,
      ISICredit

  23. Buongiorno vorrei un informazione ho una cessione del quindo lavoro in una azienda spa da 12 anni volevo sapere se con il tfr posso istinguere la cessione. Volevo sapere se gli interessi vengono scalati io ho il tfr 16791 euro il debito del quindo sono 14000 già tolti gli interessi grazie

    Rispondi
    • Buongiorno Alessandro,
      con la cessione del quinto il tfr è vincolato alla finanziaria che ha erogato il prestito, pertanto quest’ultima deve autorizzarla a questo tipo di azione. Le confermo che estinguendo anticipatamente il finanziamento, gli interessi non ancora maturati non sono dovuti alla finanziaria.

      Distinti Saluti,
      ISICredit

  24. buona sera io o chiesto al mio datore di lavoro tremila euro dal mio TFR il mio residuo e di 3500 euro lordi non che 3200 al netto e o la cessione del quinto quasi finito posso avere tremila euro dato che il mio TFR e di quasi 13 mila euro e rotti cosa devo fare per far si che il mio datore di lavoro non si opponga grazie

    Rispondi
    • Giuseppe buonasera,
      il suo datore di lavoro, per anticiparle il TFR, deve essere autorizzato dalla finanziaria che attualmente lo vincola avendo in essere una cessione del quinto. Una volta autorizzato, il datore di lavoro potrà valutare se concederle questo anticipo.

      Distinti saluti
      ISICredit.it

    • Ivan buongiorno,
      non esiste una tempistica stabilita. Valuti come periodo di riferimento circa 30 giorni. Scaduto questo termine, nel caso in cui non riceva un riscontro, provveda ad un sollecito.

      ISICredit.it

  25. Buongiorno, ho una cessione del quinto e purtroppo ho perso il lavoro volevo sapere cosa la finanziaria si trattiene per l’estinzione del finanziamento se si trattiene solo il tfr o anche le ferie o le ex festivita o i roll grazie arrivederci

    Rispondi
    • Paola buongiorno,
      l’azienda deve riconoscere alla finanziaria la quota del tfr accantonato; ovviamente se questo è superiore alla cifra dovuta, per differenza l’eccedenza dovrà esserle riconosciuta direttamente a lei.

      ISICredit.it

  26. salve ho una cessione del quinto che ad oggi ha un debito residuo si circa 18000, il mio tfr è diviso tra fondocomplementare 40000 e bazienda 27000, ho richiesto alla finanziare di svincolare l’intero fondo pensionistico complementare, ma questi mi hanno svincolato sollo 9400 euro netti, mi chieedo che diritto abbiano di vincolare tutto il restante TFR se il debito residuo è di 18000??

    Rispondi
    • Buongiorno Eduardo.
      In realtà non è la finanziaria a vincolare il tfr, bensì è il fondo ad impegnarsi di vincolarlo a favore della finanziaria. In via teorica il fondo non avrebbe bisogno del consenso della finanziaria per concederLe un anticipo sul tfr e non ci sarebbe bisogno di alcuna liberatoria. Le chiedo, dunque, se il fondo Le abbia chiesto esplicitamente una liberatoria da parte della finanziaria o meno.
      Saluti.

    • si sul tale fondo c’è come vincolo il contratto che ho in essere con la finanziaria, e per accedere alla cifra accantonata ho bisogno di un documento di svincolo

  27. Buongiorno, qual’è l’aliquota di tassazione a cui è soggetto il tfr? La quota vincolata del tfr al quinto viene calcolata sul netto?
    Grazie e buona giornata

    Rispondi
    • Buongiorno Ivo.
      La tassazione dipende dallo scaglione di reddito.
      Può essere del 23%, del 27% o superiore per redditi da 0 a 15.000 euro, da 15.001 a 28.000 e dai 28.001 in su. Il tfr è vincolato totalmente alla cessione del quinto qualora sia inferiore al debito residuo, altrimenti il tfr netto deve coprire il debito residuo della cessione.
      Saluti.

  28. Buongiorno,
    l’ azienda per la quale lavoro è stata venduta e i lavoratori hanno mantenuto lavoro, anzianità e tfr accantonato. Sto ultimando i pagamenti della cessione in corso e cercavo una rinegoziazione ma le finanziarie mi dicono che il nuovo datore non è censito ed è troppo presto per valutarlo.
    Il mio tfr attuale è circa 22.000 e pende un debito di cessione di circa 5.000 residuo.
    Volevo chiedere, visto il mio bisogno impellente di liquidità, se posso richiedere un anticipo sul tfr al nuovo datore di lavoro avendone già anni fa ottenuto uno dal vecchio.
    Grazie.

    Rispondi
    • Buongiorno Leonardo.
      Legalmente l’anticipo sul tfr è richiedibile nei limiti del 70%, solo una volta e solo in casi particolari. Ad ogni modo qualsiasi variazione a queste condizioni dipende dall’eventuale accordo tra il datore di lavoro e il dipendente. Inoltre va considerato che l’azienda non è più la stessa per cui, se ha cambiato anche partita iva, nel concreto Lei non ha mai richiesto un anticipo di tfr a questa azienda.
      Saluti.

  29. Buona sera volevo sapere un informazione di come sto facendo la cessione del quinto stipendio volevo sapere quanto vo devo avere nel Tfr

    Rispondi
    • Buongiorno Alessandro.
      Maggiore è il tfr, maggiori sono le possibilità di ottenere un importo più alto, ma il tfr non è tutto. Una persona può lavorare per una buona azienda e ottenere di più anche con 5000 euro di tfr rispetto ad una persona che, pur avendo 10000 euro di tfr, lavora in un’azienda meno buona. Ciò che si può ottenere è dato dalla combinazione di questi fattori, oltre che dell’età.
      Saluti.

  30. Salve,
    io ho una cessione del quinto in corso e la finanziaria con cui ho contratto al cessione mi ha rispsoto oggi che l’importo da restituire è di eur 15.000. Il mio Tfr rimasto in azienda è di eur 30.000 posso richiedere un anticipo sul tfr della differenza tra il debito e l’accantonato, cioè il 70% dei 15.000 di differenza? Premetto che per policy aziendale, noi dipendenti non abbiamo più l’obbligo di dimostrare il motive della richiesta quindi possiamo richiederlo senza motivazione. Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno Daniele.
      Se l’azienda accettasse l’anticipo potrebbe estinguere la cessione con il Suo tfr. Potrebbe richiedere fino al 70% dei 30.000 euro, ma chiaramente da questi i 15.000 devono essere estinti.
      Saluti.

    • Grazie per la rispsota, ma volevo sapere se posso richiedere il 70% dei 15.000 di differenza, che ad occhio e croce stiamo parlando di 8.000 euro quindi quasi imposbbile chiudere la cession. Quindi secondo voi posso richiedere l’anticipo sulla differenza? grazie

    • Il 70% del tfr viene concesso sul totale, ma deve chiudere la cessione. Quindi potrebbe a nostro parere chiedere 21000 e estinguere la cessione oppure solamente i 15.000 euro che servono per estinguere.
      Saluti.

    • La mia azienda mi ha risposto che con la lettera della finanziaria dove si evince che ad oggi devo ancora pagare 15.000 euro per chiudere la cessione, è disposta a darmi il 70% della differenza tra tfr accantonato 30.000 e debito residuo 15.000, quindi il 70% di 15.000, ma di questi 15.000 posso chiedere solo il 50%? grazie

    • Dovrebbe specificare all’azienda, qualora fosse la Sua intenzione, che con l’anticipo intende estinguere la cessione del quinto. Dovrebbe poi specificarlo anche alla finanziaria la quale dovrebbe darLe una liberatoria in merito (anche se questa cosa non sarebbe necessaria se l’azienda facesse il bonifico direttamente alla finanziaria estinguendo il debito).
      Deve far capire bene all’azienda le Sue intenzioni. Detto questo, se non volesse estinguere la cessione del quinto, della differenza di 15.000 euro può chiedere quanto vuole al di sotto del 70%, anche se a mio parere potrebbe chiedere anche tutti i 15.000 euro. Tenga presente che l’anticipo è richiedibile una sola volta per cui valuti bene cosa fare.
      Saluti.

  31. Ho chiesto piu’ volte un anticipo calcolando la quota di tfr netto presente tra fondo e azienda , e richiedendo la cifra in surplus;nonostante questo mi viene detto che non viene accettato .
    Come faccio per richiedere correttamente senza che la finanziaria un giorno dica una cosa e un giorno
    un ‘altra e tutto per non lasciarmi prelevare la cifra in eccesso.

    Rispondi
    • Buongiorno Cesare.
      Purtroppo fondo e azienda sono due cose distinte per cui entrambe ragionano per sé. Di conseguenza il fondo non considera il tfr in azienda e viceversa, per cui non può sommarli.
      Saluti.

  32. Salve a ottobre scorso abbiamo fatto una cessione ora abbiamo un problema mi servirebbero 2000euro per cure mediche se chiedo all azienda un anticipo alla ditta un acconto sul territorio posso ? Tra l altro mio marito lavora in questa azienda da soli 3anni cosa posso fare?

    Rispondi
    • Buongiorno Mimma.
      Può chiedere degli anticipi sulla retribuzione o un prestito aziendale, ma non l’anticipo del tfr che è vincolato alla cessione del quinto per legge.
      Saluti.

  33. sono stato licenziato e riassunto in un altra azienda nel 2012 , tutte e due i miei tfr sono vincolati alla finanziaria o solo il primo?

    Rispondi
    • Buonasera Luigi.
      Il precedente tfr avrebbe dovuto essere versato alla finanziaria. Cosa è stato fatto? E’ stato spostato o è in un fondo?

    • Ho un prestito con cessione del quinto di 12 000 euro .Il mio TFR e di 9000 più o meno.Posso chiedere un anticipo di TFR?

    • Natalia buongiorno,
      deve chiedere per prima cosa l’autorizzazione alla società finanziaria e in caso positivo dovrà procedere con il consenso del datore di lavoro. Nel suo caso però il debito residuo è maggiore rispetto al TFR accantonato, quindi non credo che potrà ottenere il consenso favorevole da parte della società finanziaria.

  34. Esiste un’articolo di legge dove e’ esplicitato il fatto che e’ vincolata solo la parte di tfr in azienda necessaria a coprire il residuo del debito e la parte eccedente puo’ essere richiesta e ottenuta dal lavoratore?
    Grazie.

    Rispondi
    • Buongiorno Claudio.
      Non ci risulta niente di specifico a riguardo in quanto il tutto è frutto di differenti interpretazioni. La legge, anche quella di stabilità del 2015, evidenzia l’impossibilità nel richiedere un anticipo di tfr qualora questo sia vincolato senza la liberatoria di una finanziaria. Non specifica se tale vincolo sia relativo alla quota di tfr a copertura della cessione (com’è logico debba essere), oppure se si estenda alla totalità del tfr, cosa che non avrebbe alcun senso. La cosa migliore, dunque, è ragionare con la finanziaria affinché rilasci una liberatoria sul tfr non vincolato, dato che la finanziaria non ha alcun beneficio nel tener vincolato anche un eccesso di tfr. Qualora vi fossero problemi penso che la cosa si complicherebbe non poco. Si potrebbe provare a rivolgersi ad un’associazione di consumatori.
      Saluti.

    • Buongiorno Peja.
      Occorre capire se vi sia modo di fare causa agli amministratori e soci dell’azienda. Nelle società di capitali è più difficile in quanto bisogna dimostrare prima tutta una serie di cose per poter fare causa ai singoli soci. Purtroppo, però, da un certo punto di vista il debito è Suo quindi alla finanziaria poco importa che il tfr non sia mai stato versato, ma che la colpa sia dell’azienda. Ad ogni modo Le consiglio di rivolgersi ad un’associazione di consumatori. E’ un po’ come se Lei avesse una casa in affitto e poiché l’inquilino non Le paga l’affitto non riesce a far fronte ai prestiti, alle finanziarie non interessa, anche se in questo caso trattandosi dell’azienda che è amministrazione terza ceduta nel contratto di cessione le cose sono un po’ più vincolate.
      Saluti.

  35. Oggi ho richiesto parte del mio tfr e contemporaneamente la banca ha confermato la mia cessione del quinto devo solo inoltrare i documenti è possibile che mi vengano erogati entrambi?

    Rispondi
    • Buongiorno Shada.
      Dipende da quanto tfr serve per la cessione del quinto, ma se sta ritirando il tfr questo sarà un problema in quanto l’azienda dovrà avvisare che nel benestare l’importo del tfr non è corretto.
      Saluti.

  36. Salve.per richiedere il mio tfr che è vincolato con la cessione del quinto come devo fare??c’è bisogno di un avvocato e di un tribunale? ?

    Rispondi
  37. io residuo del tfr xcessione del quinto di 1000mila euro ma xmotivi di sopravvivenza avrei bisogno di 5000 euro azienda se me li da che li succede xme si tratta di vita o di morte

    Rispondi
    • Buongiorno Sante.
      L’azienda non può versare il tfr in quanto si è impegnata da contratto a trattenerlo. Violerebbe la legge. Possono anticipare solamente il tfr in eccesso.
      Saluti.

    • ma quale legge o ancora piu di ventanni di lavoro fra tre anni scade la cessione xavere 5000 qualllo che rischia sono io no azienda

    • Buongiorno.
      Il tfr verrà versato a copertura della cessione del quinto, salvo che il tfr non sia maggiore rispetto al residuo della cessione.
      Saluti.

  38. situazione allucinante. Ho un debito x cessione del quinto di euro 9 Mila euro e un montante TFR di 35 Mila ma la finanziaria da due mesi trova scuse allucinanti come fax illeggibili email anch’esse non visibili documenti di volta in volta poco chiari … Pur di non liberarsi il TFR disponibile!! Esistono i margini per una causa legale che faccia pagare i danni morali oltre che materiali a cui mi stanno sottoponendo ?? Grazie

    Rispondi
    • Buongiorno Luca.
      I danni morali sono sempre difficilmente quantificabili, per cui è sconsigliato avventurarsi in una causa legale di questo tipo. L’azienda ha chiesto espressamente una liberatoria da parte della finanziaria?

    • ad integrazione della mia domanda e vostra solerte risposta sono a chiedere… Purtroppo ho aspettato la liberatoria per mesi comunque finalmente è’ arrivata ma il proble successivo e’..la finanziaria ha liberato circa 13 Mila euro netti ( ha tenuto a se tutto il prestito iniziale non conteggiando le rate già pagate in 6 anni ma comunque il problema e’ il seguente. Avendo oltre alla cessione del quinto anche un ulteriore quinto pignorato la mia azienda si rifiuta di concedermi l’anticipo dichiarando che per legge non è’ ammissibile.. ( l’ importo liberato dalla finanziaria e’ di 14 Mila euro e su un totale TFR di 35 Mila secondo logica il quinto pignorato e’ di 7 Mila quindi i soldi ci sarebbero , la legge che impedisce di avere l’ anticipo a chi si trova nella ma situazione esiste anch’essa o si tratta di una forzatura illegittima ? Anticipatamente ringrazio

    • Buongiorno Luca.
      La legge sulla cessione del quinto vincola il tfr alla cessione, chiaramente per l’importo ancora da restituire. Per quanto riguarda il pignoramento, anche in questo caso l’azienda non può concedere il tfr. Se il pignoramento, comunque, è di 7000 euro e anche sommandolo ala cessione Le resta ancora del tfr, penso che l’azienda abbia facoltà di concedere il tfr nella parte residuale. Purtroppo, però, l’azienda non ha l’obbligo di concederlo, se non nei casi in cui il dipendente abbia il diritto di richiedere l’anticipo.
      Saluti.

  39. Salve io volevo sapere se posso pagare il quinto dello stipendio. O già pagato 6 anni ne rimane meno di 4 anni da pagare. Posso chiedere il tfr alla azienda e come posso?

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    • Salve , qual ‘è la legge nello secifico e , se io ho cessione e delega posso ottenere ugualemte parte del TFR per acquisto prima casa ?

    • Buongiorno Mickaela.
      L’articolo 2120 del codice civile.
      Se ha cessione e delega può chiedere solo la parte non impegnata a garanzia della cessione e della delega.
      Saluti.

  40. Se il debito rimananente e’ inferiore al TFR, e’ possibile chiedere all’azienda di utilizzarlo per chiudere il debito stesso?
    Grazie

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    • Salve,
      una gentilezza si può richiedere l’estinzione della cessione del quinto con il tfr maturato?
      Si può usare tutto il tfr per estinguere il debito della cessione? Mi fate sapere? Vi ringrazio

    • Buongiorno Barbara.
      La cosa è possibile se l’azienda acconsente, in quanto di fatto si tratta di un anticipo del tfr, per cui questo è soggetto alle norme vigenti.
      Saluti.

  41. Trf di 16000 euro debito per quinto di 4200 da estinguere, chiesto anticipo di 8500 euro alla ditta, che però pretende che vi sia una dichiarazione dalla finanziaria di svincolo per dare anticipo tfr, ma se ho conto estinzione di 4200 e rimarrebbe quasi il doppio come tfr perchè pretende anche svincolo dalla finanziaria per dare anticipo tfr !

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    • Buonasera Barbara.
      Infatti la dichiarazione non sarebbe necessaria in quanto l’importante è che il tfr sia sufficiente ad estinguere eventualmente la cessione del quinto.
      Saluti.

    • Buongiorno Luigi Vighi.
      Se saldasse il debito della cessione del quinto chiaramente potrebbe ritirare il tfr (secondo i limiti di legge), in quanto non ci sarebbero più vincoli. Deve chiedere il conteggio estintivo alla finanziaria e fare un bonifico per saldare il debito.
      Saluti.

    • Buongiorno Enrico.
      Se ha subito una riduzione di almeno un terzo dello stipendio l’azienda può adattare la rata all’attuale quinto. Con una riduzione del 50% si può sospendere la rata.
      Saluti.

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