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Prestito personale online: requisiti e come ottenerlo

Un prestito personale online è la soluzione facile, veloce e sicura per le tue necessità.

Al giorno d’oggi si parla sempre più spesso di prestiti di liquidità. La tua situazione economica sta attraversando un periodo di crisi? Hai bisogno di denaro ma hai difficoltà a ottenere un prestito dalle banche? Più semplicemente ti stai guardando intorno alla ricerca di un preventivo o per capire quale sia il miglior prestito per liquidità online?

Sei nel posto giusto: il prestito di liquidità di ISICredit è la risposta a tutte queste (e molte altre) domande.

Con ISICredit ottieni una risposta in poche ore! Siamo una società specializzata nel credito al consumo attiva da oltre 15 anni su tutto il territorio italiano.

Ti proponiamo prestiti personali  fino a 75.000 euro estremamente flessibili: puoi scegliere tu l’importo della rata e il piano di ammortamento può arrivare fino a 120 mesi, così potrai rimborsare le tue rate mensili in completa tranquillità, senza avere un impegno troppo eccessivo.

Rientri tra quelle persone che si sono viste respingere una richiesta di prestito di liquidità da Agos, Fineco o Findomestic? Stai sondando il web per capire quale prestito di liquidità abbia il miglior tasso tra tutti quelli proposti?

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I nostri servizi sono gratuiti e senza impegno: siamo operativi in tutta Italia!

Prestito personale: cos’è?

Un prestito personale è un finanziamento a privati, concesso da banche o finanziarie, il cui importo deve essere restituito entro una data prestabilita da contratto.

Siamo nel campo del credito al consumo, che comprende prestiti per importi fino a 75.000 euro

Per i prestiti personali solitamente la somma di denaro ricevuta viene restituita con una rata mensile addebitata direttamente sul conto corrente con un tasso di interesse costante per tutta la durata del finanziamento.

I prestiti personali veloci sono finanziamenti senza obbligo di destinazione (o prestiti non finalizzati).

Ciò comporta un importante alleggerimento della burocrazia e di conseguenza della procedura per l’ottenimento del denaro di cui hai bisogno. Inoltre la liquidità che otterrai potrà essere utilizzata in qualsiasi modo, senza particolari specificazioni (a differenza dei prestiti finalizzati).

Prima di proseguire, un piccolo consiglio: quando si parla di finanziamenti personali bisogna fare attenzione a TAN TAEG, sempre da controllare.

Prestito personale: cos’è il tasso di interesse?

Nel valutare preventivi di prestiti personali, ci sono varie componenti che è opportuno valutare, in modo da poter scegliere la soluzione migliore tra le varie proposte.

Il tasso di interesse è senza dubbio una delle componenti principali da valutare ed è composto da due voci:

  1. TAN: Il tasso annuo nominale, è il tasso di interesse, calcolato in percentuale sul capitale finanziato (nelle rate successive alla prima sul capitale residuo) riferito ad un anno. Se divisa per 12 e sommata alla quota capitale, da come risultato la rata mensile da rimborsare.
  2. TAEG: Il tasso annuo effettivo globale è il costo complessivo dell’operazione di prestito. Il TAEG è quindi la somma di tutti i costi dell’operazione di prestito, comprensivo quindi di eventuali spese di istruttoria, costi assicurativi, spese di intermediazione.

Nel valutare le varie offerte, occorre non solo confrontare TAN e TAEG, ma anche tenere conto della durata dei prestiti.

Infatti il TAEG, paragonando due preventivi di prestito con stesso capitale finanziato ma con durate differenti, è più basso per i prestiti con durata maggiore. Paragonando invece due preventivi di prestito con stessa durata, il TAEG è minore per i prestiti con capitale finanziato maggiore.

Prestito personale: chi può richiederlo?

Per i prestiti personali ogni istituto di credito adotta criteri specifici di valutazione, i quali possono essere dati da direttive generali e norme disposte dalla Banca d’Italia. 

Esistono, ad esempio, prestiti personali a dipendenti privati, prestiti personali a dipendenti statali prestiti personali a pensionati INPS. Ognuno di essi avrà condizioni diverse in termini di tasso, importo massimo e durata del contratto di finanziamento.

I prestiti personali vengono concessi solamente a chi ha capacità di rimborsare il credito, ovvero:

  • dipendenti che dovranno fornire le relative buste paga a dimostrazione del reddito;
  • lavoratori autonomi, che dovranno invece fornire la dichiarazione dei redditi;
  • pensionati con rispettivi cedolini della pensione.

Di norma i prestiti personali esito immediato vengono concessi a chi ha un passato creditizio pulito, pertanto senza eventuali segnalazioni nei sistemi di informazione creditizia o protesti.

Per ottenere quindi i finanziamenti personali bisogna avere una buona reputazione creditizia ed una sicura capacità di rimborso.

Se sei un cattivo pagatore potresti avere non poche difficoltà ad ottenere il denaro di cui hai bisogno tramite un prestito personale. Questo non significa però che tu debba arrenderti perché esiste una soluzione anche per te!

Prestito personale: chi può richiederlo?

I prestiti personali sono finanziamenti rivolti a:

  • Dipendenti Pubblici
  • Dipendenti Statali
  • Dipendenti Privati (Spa, Srl, Sas, Snc)
  • Pensionati

Alle prime tre categorie è richiesto, solitamente, un contratto a tempo indeterminato.

Per richiedere i prestiti personali abbiamo detto che il requisito fondamentale è non essere segnalati come cattivi pagatori e quindi non aver mai avuto ritardi nei pagamenti di precedenti prestiti personali o di altri prodotti finanziari, e di non essere protestati.

Nei prestiti personali è importante non richiedere somme troppo alte, soprattutto quando si è al primo prestito. Nel caso in cui si necessiti di una somma importante, o comunque quando si è al primo prestito, è sempre meglio fornire la firma di un garante che abbia già avuto prestiti personali in passato o in corso sempre pagati bene.

Se rientri nella categoria dei cattivi pagatori, come anticipato, ISICredit ha alcune soluzioni di prestito su misura per te: il prestito personale tramite cessione del quinto e la delega di pagamento.

Di cosa si tratta? Ne parleremo nel dettaglio nelle prossime righe!

Prestito personale: requisiti e calcolo età massima

Per quanto riguarda l’età, i prestiti personali vengono concessi in una fascia d’età compresa tra 18 e 75 anni al termine del contratto di finanziamento. In alcuni casi è possibile ottenere un prestito a pensionati che arrivi fino a 86 anni.

Nel richiedere un prestito personale, il calcolo dell’età massima è molto importante. Occorre considerare che la maggior parte delle finanziarie, nel valutare se concedere un prestito personale, considerano come età massima 70 anni.

Alcune finanziarie arrivano anche a 75 mentre altre a meno di 70 anni.

Questo limite massimo di età da considerare nel richiedere un prestito personale, non si riferisce all’età massima che il cliente debba avere nel momento in cui provvede a richiedere il prestito personale (la finanziaria potrebbe apporre un limite anche legato a questo), bensì si riferisce al limite di età massima che il cliente dovrà aver compiuto entro la scadenza del contratto.

Inoltre questo limite di età massima può considerare gli anni già compiuti o non ancora compiuti a scadenza del contratto.

Per fare un esempio, nel richiedere un prestito personale, un cliente di 60 potrebbe richiedere un prestito personale anche fino a 120 mesi di durata senza porsi dei problemi se l’età massima prevista a scadenza del contratto di prestito personale fosse 75 anni.

Se l’età massima prevista a scadenza del contratto fosse, invece, 70 anni, nel richiedere un prestito personale il cliente dovrebbe valutare due cose:

  1. la prima cosa è se il cliente abbia già compiuto i 60 anni o non li abbia ancora compiuti;
  2. la seconda è se la scadenza dei 70 anni sia da rispettare entro la scadenza del contratto o anche oltre.

Nel primo caso, il cliente nel compiere i 70 anni di età dovrà aver già estinto il prestito personale, mentre nel secondo caso il cliente avrà tutto il settantesimo anno di età per estinguere il prestito.

Se sei alla ricerca di un prestito che abbia tra i requisiti un’età massima più alta, ISICredit ha alcune soluzioni di finanziamento che arrivano fino a 86 anni di età (al termine del finanziamento): continua a leggere per saperne di più o contattaci per richiedere maggiori informazioni.

Prestito personale: i documenti

documenti da presentare al momento della richiesta sono:

  • ultime buste paga e CUD se dipendenti
  • dichiarazione dei redditi se lavoratori autonomi
  • cedolini e CUD se pensionati
  • documenti di identità

Nel caso in cui il contratto di prestito personale preveda la presenza del garante, uguale documentazione andrà presentata anche per questa figura.

Prestito personale: calcolo importo e rata massimi

Il calcolo dell’importo massimo di un prestito personale è influenzato da diversi fattori, primo su tutti il reddito del richiedente.

Maggiore è questo dato, maggiore sarà la rata che egli potrà pagare e maggiore sarà l’importo massimo ottenibile con un prestito personale.

Generalmente, la rata massima di un cliente non deve essere superiore al 35/40% del reddito mensile del richiedente. In questa percentuale, però, devono essere comprese tutte le rate che il cliente eventualmente paga, quindi è necessario sommare le rate di altri prestiti in corso, del mutuo o anche l’affitto.

Come reddito di riferimento ai fini del calcolo dell’importo massimo di un prestito personale viene considerato anche il reddito di un eventuale garante, così come le spese non vengono considerate per intero se siano divise con altri.

Ad esempio, se guadagni 1000 euro al mese e paghi la rata di un mutuo pari a 400 €, però divisa con un cointestatario, la tua capacità di rimborso sarà:

40% di 1000 € = 400 €

Dai quali dovrai sottrarre il 50% della rata del mutuo:

50% di 400 = 200 €

Trovando quindi che avrai ancora una disponibilità di:

400 € (disponibilità totale) – 200 € (debiti già in corso) = 200 €

Chiaramente, ai fini del calcolo dell’importo massimo del prestito personale, se il richiedente fornisse un garante al prestito personale, l’importo massimo potrebbe essere superiore in quanto la somma dei redditi sarebbe effettuata anche sul nuovo prestito personale.

Il calcolo dell’importo massimo di un prestito personale, oltre che dal reddito, è comunque influenzato dal profilo del cliente (età, storico creditizio, lavoro), in quanto la finanziaria può decidere l’importo massimo da concedere non basandosi solamente sul reddito del richiedente.

Prestiti personali: perché vengono respinti?

I prestiti personali vengono solitamente respinti se sei un cattivo pagatore, quindi segnalato in CrifCtc ed Experian e/o protestato.

Possono essere respinti perché le banche reputano la tua capacità di rimborso non sufficiente, considerato anche che le banche hanno la possibilità di consultare la centrale dei rischi della Banca d’Italia.

Pertanto un prestito rifiutato può dipendere da:

  • il ritardo nel pagamento di alcune rate o finanziamenti precedenti non saldati
  • aver richiesto un credito da troppo poco tempo
  • non aver mai acceso ad un debito
  • avere troppi impegni in corso che superano 1/3 del reddito totale percepito
  • aver firmato da garante ad un finanziamento in cui il richiedente paga male le rate

Quando avviene un rifiuto a seguito deve anche esserci una motivazione, che può anche fare riferimento alle informazioni negative ricevute dalle diverse banche dati.

Un’altra motivazione, più frequente di quanto si pensi e causata dall’inesperienza, è avere troppe richieste di prestito personale aperte nello stesso momento.

L’apertura di una pratica, infatti, viene segnalata al CRIF ed è quindi visibile a tutti gli istituti di credito che hanno accesso al suo database. Di conseguenza, l’istituto che rileverà più domande dallo stesso richiedente aperte in contemporanea, sarà orientata a rifiutare il prestito.

Ciò potrebbe creare una reazione a catena perché il rifiuto verrebbe registrato nel database e le altre banche e finanziarie potrebbero seguire a ruota questa decisione, ritenendo il richiedente poco affidabile.

Un altro scenario è l’eventualità che uno degli istituti accetti la domanda, richiedendo però una liberatoria da tutti gli altri istituti contattati (con tutte le perdite di tempo che ne derivano).

Prestito personale: cosa fare se cattivo pagatore?

ISICredit ha soluzioni e forme di prestiti personali cattivi pagatori ed anche prestiti personali a protestati.

Sono prestiti però, riservati solo a dipendenti a tempo indeterminato di un ente pubblico, statale o azienda privata (SRL, SPA, Cooperativa) oppure pensionati con reddito minimo di 600 euro.

Offriamo questa forma di prestiti personali fino ad un massimo di 75.000 euro, con la possibilità di rimborsare il credito in 120 mesi, ovvero 10 anni, con rate mensili scelte da te. 

Tempestività, trasparenza e flessibilità sono i punti cardine dei prestiti personali proposti da ISICredit.

Richiedere prestiti personali online tramite il nostro sito consente, comodamente dal PC di casa o smartphone, di ottenere un preventivo dettagliato gratuito e senza impegno.

Clicca qui e compila adesso il modulo di contatto, affidati ai nostri esperti! 

A tutela del cliente, la richiesta non sarà inoltrata alle banche dati creditizie (CRIF, Experian, CTC). In questo modo, se non dovessimo soddisfare le tue aspettative, sarai libero di rivolgerti ad un altro istituto di credito.

Prestiti personali non pagati cosa succede?

Quando i prestiti personali non vengono pagati, inizialmente si inizia applicando una mora sugli interessi. Questo vuol dire che gli interessi aumenteranno e il debito da pagare sarà maggiore.

Partirà poi di conseguenza la segnalazione alle diverse banche dati CRIFCTC ed Experian. Questo significa avere poi davvero pochissime opportunità se non nulle di ottenere un altro credito.

Se continuerai a non pagare i prestiti personali, verrà avviato un recupero crediti forzato, ovviamente sotto l’incarico di figure legali che avvieranno un pignoramento sulla busta paga o sulla pensione e nel caso non avessi un reddito dimostrabile, si passerà al pignoramento di beni patrimoniali ovvero beni materiali come mobili ed immobili.

Tutte queste azioni di pignoramento ovviamente potranno anche essere applicate all’eventuale garante, che firma il contratto a piene ed uguali responsabilità del richiedente.

Le segnalazioni all’interno delle banche dati hanno durata variabile a seconda del motivo che le ha originate. La cancellazione CRIF è automatica e non può essere forzata in alcun modo.

Prestiti personali: quando serve il garante?

La firma di un buon garante aumenta il punteggio delle richieste di prestito.

Per i prestiti personali la figura del garante può essere richiesta se il richiedente ha già diversi impegni mensili ed il reddito percepito non viene considerato sufficiente come unica garanzia, ma non è necessario.

Può essere richiesto un garante anche se nei precedenti finanziamenti spesso è apparsa questa figura, ovviamente il garante deve essere in possesso di un reddito dimostrabile.

Ovviamente più la liquidità richiesta sarà alta, più sarà facile che ti venga richiesta una seconda firma. Va precisato che il garante firmando, ha piena responsabilità pari a quella del richiedente.

Se non puoi contare su un garante ti conviene richiedere un prestito più basso, e dopo aver pagato qualche rata, richiedere un consolidamento più liquidità per ottenerne altra. In alternativa puoi ricorrere ad una delle soluzioni di prestito per non censiti o cattivi pagatori senza garante.

Prestito personale: è possibile estinguere il finanziamento anticipatamente?

Puoi estinguere i prestiti personali anticipatamente rispetto al termine prefissato da contratto, sia in modo parziale che totale.

In questo caso dovrai rimborsare al creditore il capitale residuo ancora dovuto e gli interessi maturati al momento dell’estinzione.

Se decidi però di estinguere i prestiti in modo anticipato avrai una penale di indennizzo che corrisponde all’1% dell’importo rimborsato anticipatamente se superiore ad un anno di durata, invece se pari o inferiore ad un anno sarà un indennizzo dello 0,5%.

L’indennizzo però non può essere superiore all’importo degli interessi.

Cosa succede se il coniuge titolare di un finanziamento muore?

Ad agire da discriminante, in questo caso, è la presenza o meno di una polizza assicurativa rischio vita.

Andiamo con ordine: in caso di decesso di uno dei due coniugi, la prima cosa da fare riguarda l’accettazione o la rinuncia all’eredità.

La rinuncia all’eredità consente al coniuge in vita di non ereditare tutti i debiti eventualmente contratti dal coniuge defunto. Rinunciando all’eredità, però, si perdono anche i diritti nei confronti dei beni e dei crediti lasciati dal coniuge.

Ipotizzando che il coniuge in vita scelga di accettare l’eredità, erediterebbe anche il debito in corso (in assenza di una polizza vita caso morte). Il coniuge in vita, dunque, dovrebbe provvedere al corretto rimborso del debito.

Qualora, invece, vi fosse una polizza vita caso morte collegata al finanziamento, questo verrebbe automaticamente estinto (nel caso di cessione del quinto tale polizza è obbligatoria).

Altro caso particolare è se il coniuge in vita abbia fatto da garante. In questo caso, anche in caso di rinuncia all’eredità, deve provvedere al pagamento del finanziamento in essere.

Ricapitolando

  • Il coniuge in vita accetta l’eredità e il finanziamento è sprovvisto di polizza assicurativa: il coniuge provvede al pagamento del finanziamento ereditando i beni del coniuge defunto.
  • Il coniuge in vita rinuncia all’eredità: il coniuge non eredita i beni ma non deve pagare il finanziamento.
  • Il coniuge in vita accetta l’eredità e il finanziamento è provvisto di polizza assicurativa: il coniuge eredita i beni e il finanziamento viene estinto dalla compagnia assicurativa.
  • Il coniuge in vita rinuncia all’eredità ma ha fatto da garante: il coniuge deve provvedere al rimborso del debito senza ereditare i beni.
  • Il coniuge in vita accetta l’eredità e ha fatto da garante: deve provvedere al rimborso del debito ed eredita i beni.

Anche nel caso in cui il coniuge in vita abbia fatto da garante, però, potrebbe essere stata sottoscritta una polizza assicurativa che lo libererebbe dal debito in caso di decesso dell’altro coniuge.

Prestiti personali: alcuni consigli

  1. Confronta sempre i prestiti personali tasso più basso, cercando le diverse banche e finanziarie, avendo quindi più visione e scegliendo i prestiti personali al miglior tasso.
  2. Quando possibile, attiva una polizza assicurativaCredit protection insurance” che possa tutelare te e tutta la tua famiglia in caso di eventi negativi come: invalidità totale permanente, morte, inabilità temporanea totale, ricovero ospedaliero malattia grave e/o perdita di lavoro (già inclusa nelle soluzioni di prestito con cessione del quinto).
  3. Prima di proseguire con la richiesta di finanziamento chiedi sempre un preventivo, che deve essere gratuito e senza impegno, per permetterti di verificare i tassi di interesse e il netto che riceverai nel caso dovessi accettare.

Qual è il modo più semplice per fare tutto questo?

Rivolgerti a ISICredit!

Con noi, infatti, riceverai le offerte dei migliori prestiti studiati su misura per te. Non ti faremo perdere tempo con tassi bassi che vengono poi rivisti al rialzo o promettendoti importi che poi non potremo farti avere: con ISICredit scoprirai solo ed esclusivamente i prestiti che realisticamente potrai ottenere sulla base delle tue esigenze e delle tue possibilità.

I nostri consulenti sono a tua completa disposizione per fornirti supporto in maniera gratuita e senza impegno.

Per confrontare le nostre offerte e scoprire i nostri tipi di finanziamento, come i prestiti personali ristrutturazione casa e molti altri, contattaci:

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6 commenti su “Prestito personale online: requisiti e come ottenerlo

  1. Salve, ho 60 anni, lavoro nella scuola pubblica da 15 anni, di ruolo nel 2015, ho una cessione del quinto in corso ed un vincolo per mantenimento figli in totale 300+400 , 700 euro. La somma disponibile dallo stipendio è di 980 euro, è possibile richiedere un mutuo casa? Di 60.000 euro? Con rate Max di 400 euro al mese? Grazie

    Rispondi
    • Flavio buongiorno,
      oltre agli assegni di mantenimento dei figli ha altri impegni in o fuori dalla busta paga?

  2. salve Isicredit,vorrei farvi una domanda,sono un dipendente del Vaticano da ben 26 anni,ho una regolare busta paga,e come certificato di reddito,la nostra amministrazione ci rilascia un CDS,per lo stato Italiano,diversi anni fa ho avuto un problema con una finanziaria,e cosi neanche un mese fà,ho richiesto personalmente in mio possesso le visure di crif,experian,ctc,e centrale rischi,sia in ctc crif e experia risulto negativo,cioè non ho nulla,solo nella centrale rischi mi risulta,siccome avrei bisogno di liquidità,per far fronte a diverse spese,volevo sapere se potevate aiutarmi,grazie!!

    Rispondi
    • Fabio buongiorno,
      non siamo in grado di valutare la sua richiesta in quanto il reddito è considerato estero. In questi casi non abbiamo possibilità di gestire le richieste di finanziamento.

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