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Cessione del quinto online: richiedila con un clic

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Cos’è la cessione del quinto?

La cessione del quinto è un prestito personale a breve medio termine, con una durata che varia dai 36 ai 120 mesi.

Il cliente la rimborsa con rate mensili di importo costante, deciso in fase di negoziazione del prestito. La rata massima è equivalente al 20% del reddito netto mensile, ossia un quinto dello stipendio netto o della pensione netta.

La cessione del quinto, come il prestito personale, non richiede una motivazione perché rientra nella categoria dei prestiti non finalizzati.

La cessione del quinto è un finanziamento riservato a dipendenti e pensionati che abbiano compiuto la maggiore età.

Per ottenerla da dipendente è necessario dimostrare un reddito da contratto di lavoro a tempo indeterminato o determinato (in questo caso la durata del prestito è vincolata alla scadenza del contratto). Per i pensionati invece è necessario verificare la cedibilità della pensione (nel senso che non tutte le categorie sono finanziabili) oltre al fatto che bisogna rispettare una soglia minima di sopravvivenza.

Cessione del quinto come funziona?

Gli elementi della cessione del quinto sono:

  • durata del finanziamento
  • importo della rata massima
  • coperture assicurative
  • importo TFR accantonato e presso quale ente (azienda o fondo pensione aperto/chiuso)

La durata massima della cessione del quinto prevede un piano di ammortamento non superiore alle 120 rate; oltre questa durata non è possibile sottoscrivere contratti di prestito. In merito alla durata minima, invece, possono essere concesse cessioni del quinto di almeno 36 mesi.

Per determinare rata massima della cessione del quinto è necessario identificare l’importo netto del proprio reddito mensile (stipendio o pensione) e dividere per 5 questo importo (ad esempio, con uno stipendio netto di € 1.000 il quinto massimo sarà di € 1.000/5 = € 200).

Le coperture assicurative sono obbligatorie e servono a tutelare l’istituto del credito in alcuni casi specifici. Il richiedente dovrà quindi sottoscrivere:

  • polizza rischio vita
  • polizza rischio impiego

Il loro importo sarà variabile a seconda delle condizioni di salute e della stabilità e affidabilità del posto di lavoro del richiedente. La mancata copertura assicurativa costituisce uno dei pochi casi di rifiuto di cessione del quinto.

Cessione del quinto: chi può richiederla?

Questo finanziamento nasce per soddisfare le esigenze di credito dei lavoratori dipendenti statali e pubblici. Nel corso degli anni, poi, questa soluzione è stata estesa anche a dipendenti di aziende private e pensionati.

Le categorie di dipendenti che possono accedere alla cessione del quinto riguardano i settori privato, pubblico e statale. La condizione di base è essere assunti a tempo indeterminato con regolare contratto di lavoro.

Non possono ottenere la cessione del quinto:

  • colf e badanti
  • persone con contratto di apprendistato
  • persone con contratto di collaborazione

Per quanto riguarda i pensionati, possono ottenere la cessione del quinto i pensionati INPS ed ex-INPDAP, oltre agli iscritti ai seguenti enti previdenziali e casse pensionistiche:

  • Enasarco
  • Enpals
  • Enpam
  • Ipsema
  • Inpdai
  • Enapps
  • Inarcassa
  • Enpacl
  • Enpaf
  • Enpaia
  • Enpav
  • Fasc
  • Inpgi
  • Eppi
  • Enpab
  • Enpap
  • Epap
  • Ipasvi

Se per i pensionati, dipendenti statali e pubblici, ottenere una cessione del quinto è semplice, per i dipendenti di aziende private la cosa non è così scontata. Vediamo di seguito quali requisiti sono richiesti in questi casi.

Esistono poi convenzioni speciali per la cessione del quinto. Ciò significa che alcune specifiche categorie di lavoratori possono accedere a condizioni agevolate per i propri prestiti tramite cessione del quinto:

  • Aeronautica Militare
  • ASL Roma E
  • Corte dei Conti
  • ENPALS
  • Ministero dello Sviluppo Economico
  • Poste Italiane spa

Cessione del quinto: requisiti

Per chiedere la cessione del quinto serve:

  1. Essere lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato o percepire una pensione mensile.
  2. Lavorare per un’azienda censita positivamente nei portali assicurativi (si tratta di controlli che effettua la finanziaria, la valutazione può essere differente in base all’assicurazione che valuta l’azienda).
  3. Se dipendenti avere un TFR (trattamento di fine rapporto o licenziamento) sufficiente a procedere. Migliore è la valutazione dell’azienda da parte .della compagnia assicurativa, minore è il TFR necessario per procedere. In alcuni periodi può essere disponibile la cessione del quinto no TFR che consente di procedere anche in assenza di TFR se si lavora in determinate aziende generalmente di grosse dimensioni.
  4. Se pensionati, percepire una pensione inserita tra le categorie finanziabili.
  5. avere uno stipendio o una pensione fissa e continuativa di almeno 550 euro circa.
  6. Avere un’età massima di 60/62 anni alla stipula per i dipendenti e di 80/82 anni alla stipula per i pensionati.
  7. Non avere altre cessioni del quinto in corso o deleghe o, in alternativa, avere cessioni del quinto o deleghe rinnovabili.

Quanto posso ottenere con la cessione del quinto?

Nella cessione del quinto l’importo massimo ottenibile non deriva, come accade nel prestito personale, da una valutazione del profilo del cliente, del suo storico creditizio o dalla fiducia che il cliente possa ispirare (questo vale soprattutto per le banche).

L’importo massimo concesso con la cessione del quinto è frutto di un calcolo matematico che intreccia determinati fattori:

  • valutazione dell’azienda
  • TFR maturato
  • stipendio netto
  • istituto di credito

Il primo fattore è la tipologia di azienda presso la quale il richiedente della cessione del quinto presta servizio. Se il richiedente lavora presso un ente statale o pubblico, l’importo massimo viene calcolato solamente in base alla rata e alla durata della cessione del quinto.

Se invece il richiedente lavora per un’azienda privata le cose si complicano, in quanto i fattori che influenzano il calcolo dell’importo massimo della cessione del quinto sono la rata, la durata, il TFR maturato (quindi indirettamente l’anzianità lavorativa) e la valutazione dell’azienda in cui si lavora.

La cessione del quinto è infatti strettamente correlata alla quotazione assicurativa della tua azienda, ossia a quanto questa viene ritenuta affidabile nel lungo periodo per rimborsare regolarmente le rate del prestito.

Per i pensionati che richiedono la cessione del quinto, invece, il discorso è lo stesso che vale per i dipendenti pubblici e statali.

Per quanto riguarda la quota cedibile, la questione è molto semplice: ad un maggiore reddito mensile corrisponde un importo ottenibile più elevato, perché il rapporto è percentuale.

Si capisce, quindi, che se si ha un buon reddito, un buon TFR e si lavora in una buona azienda, si possono ottenere importi soddisfacenti.

Ultimo e fondamentale criterio per capire l’importo massimo ottenibile è… l’istituto di credito al quale decidi di rivolgerti.

Anche se nel catalogo di una banca o di una finanziaria trovi che l’importo massimo è di 75.000 euro, non è detto che quell’importo sia ottenibile per te.

Diventa importante allora trovare l’istituto capace di fornire la soluzione più conveniente sulla base delle tue esigenze e delle tue possibilità.

Trovarlo in autonomia è un’impresa titanica, perché difficilmente avrai la possibilità di confrontare le offerte di tutti gli istituti che operano sul territorio italiano. La soluzione più semplice, allora, si chiama ISICredit.

Rivolgendoti a noi potrai ottenere i preventivi delle migliori soluzioni di finanziamento studiate su misura per te, incrociando importo massimo ottenibile, tasso d’interesse e altri fattori determinanti.

Istruttoria cessione del quinto: documenti richiesti

Con l’istruttoria l’intermediario verifica il reddito, età anagrafica, il sesso, anzianità lavorativa, anzianità contributiva, tipo di contratto, l’assumibilità dell’azienda (ovvero se gradita al partner assicurativo), tipo di occupazione.

I documenti da presentare riguardano:

  • Informazioni anagrafiche – documento d’identità in corso di validità, codice fiscale o tessera sanitaria, certificato di residenza (se l’indirizzo del documento d’identità non è aggiornato), recapito telefonico.
  • Informazioni reddituali – ultime due buste paga, modello CUD, certificato di stipendio o in alternativa attestato di servizio preferibilmente con indicazione del TFR maturato, estratto conto di un eventuale fondo di previdenza complementare, estratto conto contributivo, contratti di altre cessioni in corso, informazioni su altri finanziamenti in corso.

Per i pensionati è necessario che l’ente pensionistico rilasci la quota cedibile, documento essenziale ai fini della richiesta della cessione del quinto.

Nel calcolo del quinto da busta paga le finanziarie richiedono anche la compilazione del certificato di stipendio. In questo documento vengono riepilogate diverse informazioni riguardanti sia l’azienda, sia il dipendente (reddito netto percepito, trattenute come pignoramenti o precedenti cessioni del quinto o delega di pagamento, …).

La richiesta del certificato di stipendio generalmente è a carico della società finanziaria o agente in attività finanziaria o mediatore creditizio con cui si sta procedendo; i tempi di consegna variano da pratica a pratica in quanto la compilazione è a cura dell’ufficio amministrativo dell’azienda.

Dal mese successivo all’erogazione, l’azienda tratterrà dalla busta paga del cliente l importo esatto della rata del finanziamento, questo fino a estinzione del piano di ammortamento.

Cessione del quinto: tempistiche

I tempi per ottenere la cessione del quinto, cioè quelli che intercorrono tra la presentazione della documentazione completa e l’effettiva erogazione della somma, oscillano dai 20 ai 30 giorni.

L’iter della cessione del quinto prevede:

  1. Richiesta e presentazione documenti
  2. Valutazione di pre-fattibilità
  3. Delibera
  4. Firma del contratto
  5. Notifica (spedizione tramite ufficiale giudiziario o postale tramite raccomandata del contratto, del documento di sintesi e dell’atto di benestare) presso l’amministrazione e l’eventuale fondo
  6. Ricezione dell’atto di benestare (documento riepilogativo sui cui compare la data di decorrenza del prestito e i dati reddituali del cliente) da parte dell’amministrazione che dovrà prenderne visione, verificare la veridicità dei dati inseriti, timbrarlo, firmarlo a cura del legale rappresentate ed inviarlo in originale all’intermediario
  7. Erogazione del prestito a mezzo assegno o bonifico bancario

Cessione del quinto: come richiederla?

Per richiedere la cessione del quinto alle migliori condizioni studiate su misura per te, affidati a ISICredit.

Contattaci: i nostri consulenti sono a tua completa disposizione. Analizzeremo le tue esigenze e le tue possibilità, così da preparare un preventivo di cessione del quinto completo e dettagliato.

Non ti proporremo soluzioni “al miglior tasso” o “a costo zero” ma ti illustreremo solo ed esclusivamente le proposte migliori per te, includendo solamente quelle con le maggiori possibilità di ottenimento.

Se sarai soddisfatto del nostro preventivo, inoltreremo la domanda di cessione del quinto all’istituto di credito scelto e ti forniremo supporto completo in tutte le fasi dell’istruttoria, fino all’erogazione finale.

Con ISICredit tutto è più semplice. Confronteremo, fra le varie soluzioni offerte dal mercato, la soluzione migliore, garantendoti efficacia ed efficienza a costo zero. Si, proprio così. Il nostro servizio è totalmente gratuito: siamo operativi in tutta Italia!

Cessione del quinto: domande frequenti

Di seguito riportiamo alcune domande spesso presenti nei quesiti ricevuti dai nostri clienti.

Quanti soldi si possono richiedere con la cessione del quinto?

I fattori che determinano l’importo della tua cessione del quinto sono:

  • valutazione dell’azienda per cui lavori (se sei pensionato questo criterio viene meno)
  • quota cedibile (della tua busta paga o della tua pensione)
  • durata del prestito
  • età del richiedente
  • ammontare del TFR (Trattamento di Fine Rapporto) o del TFS (Trattamento di Fine Servizio) accantonato

Con ISICredit puoi ottenere fino a 75.000 euro da restituire in 120 rate mensili.

Quali sono i tempi per ottenere un prestito con cessione del quinto?

L’iter di rilascio della cessione del quinto prevede:

  1. valutazione – 15 minuti
  2. delibera – da 2 a 12 giorni a seconda dei tempi di rilascio dei documenti necessari da parte dell’amministrazione dell’azienda per cui lavori
  3. benestare – da 1 a 4 giorni, anche qui in base alla disponibilità dell’amministrazione
  4. polizza – da 2 a 5 giorni a seconda della compagnia assicurativa
  5. liquidazione – fino a 10 giorni in base all’istituto di credito erogante

Cosa succede in caso di morte del debitore di una cessione del quinto?

Come stabilito dalla legge 180/1950, quando si stipula una cessione del quinto è obbligatorio stipulare una polizza vita, a tutela sia dell’istituto di credito che concede la cessione del quinto, sia del richiedente e dei suoi famigliari.

Questa polizza copre il rischio di premorienza del richiedente della cessione del quinto, così da saldare per intero il debito residuo: in assenza dell’assicurazione, questo graverebbe per intero sui famigliari del contraente, i quali dovrebbero occuparsi dei pagamenti ancora insoluti.

Sarà quindi l’assicurazione con la quale viene stipulata la polizza vita a procedere con l’estinzione totale del debito. Ti ricordiamo che è sempre meglio muoverti in prima persona in caso di premorienza del richiedente inviando il certificato di morte all’istituto di credito, che provvederà ad attivare le procedure per l’estinzione da parte dell’assicurazione.

La cessione del quinto si può rinnovare?

Il rinnovo della cessione del quinto è possibile, a patto di aver rimborsato almeno il 40% delle rate previste dal piano di ammortamento. Se ad esempio ho sottoscritto una durata di 72 mesi, il rinnovo sarà consentito solo dopo aver pagato 29 rate (72*40% = 29). Viene fatta eccezione per le durate di 60 mesi e si parla, in questo caso, di rinnovo ante termine.

Ho già la cessione del quinto, come posso ottenere nuova liquidità?

La prima alternativa è il rinnovo. Se la cessione del quinto non è rinnovabile si può richiedere un secondo prestito in busta paga tramite delega di pagamento (solo per lavoratori dipendenti).

Posso richiedere la cessione del quinto per acquisto prima casa?

Sì: la cessione del quinto non è legata ad una specifica finalità d’utilizzo. Puoi quindi richiederla anche per l’acquisto della tua prima casa.

Quanto costa la cessione del quinto?

A formare il costo complessivo di un finanziamento tramite cessione del quinto sono assicurazione (obbligatoria per legge), oneri bancari, interessi, spese di intermediazione, eventuali altre spese. Tutti i costi vengono indicati nel foglio informativo disponibile presso l’intermediario o sul suo sito web. Non sono previsti costi per l’attività di eventuali intermediari, il cui servizio deve essere sempre gratuito per legge.

La ditta non accetta la cessione del quinto: cosa fare?

Può succedere ma la ditta nel non accettarla sta andando contro la legge. La cessione del quinto, infatti, è regolamentata dalla legge 180/50, che sottolinea il diritto del dipendente di richiederla. Tutte le ditte, quindi, hanno l’obbligo di accettare e non contrastare la cessione del quinto qualora il dipendente ne faccia richiesta. Diverso è il discorso in caso di delega di pagamento, perché questa è subordinata all’accettazione da parte del datore di lavoro.

È possibile avere due cessioni del quinto?

Sì, la seconda cessione però assume il nome di delega di pagamento, un finanziamento disponibile solamente per i lavoratori dipendenti (e non, quindi, per i pensionati). A differenza della prima trattenuta sulla busta paga, la delega non è obbligatoria per legge, quindi i datori di lavoro possono rifiutare la stipula di questo prestito. In caso di licenziamento del dipendente il TFR è vincolato prima alla cessione del quinto e solo dopo alla delega di pagamento.

È possibile inoltre avere anche due cessioni del quinto con pignoramento in corso ma in questo caso è necessario definire con attenzione lo spazio rimanente per le trattenute sul totale del reddito percepito (che, ti ricordiamo, non può essere più del 50%).

Cosa succede se l’azienda non paga le rate della cessione del quinto?

Può accadere che, per problemi amministrativi, l’azienda non effettui il versamento di una o più rate della cessione del quinto nonostante sulla busta paga del dipendente figurino le relative trattenute.

In questo caso è importante chiarire alla finanziaria con cui è stata stipulata la cessione del quinto che il mancato pagamento è dovuto ad un errore dell’azienda non dipeso dalla propria volontà. Sarà sufficiente inviare copia delle buste paga con l’evidenza delle trattenute: sarà la finanziaria poi a sollecitare l’azienda al fine di procedere con il versamento delle rate insolute.

Se, invece, l’azienda dimentica di effettuare la trattenuta occorre muoversi subito per ripristinare il corretto pagamento delle rate. 

Ad ogni modo il ritardo di pagamento delle rate di cessione del quinto non provoca segnalazioni negative in CRIF, in particolare se l’errore è dovuto ad una mancanza da parte dell’azienda e non del dipendente.

Posso ottenere la cessione del quinto con altri prestiti in corso?

Fino a qualche anno fa era tutto più semplice. Oggi invece, anche per una richiesta di cessione del quinto, alcune banche o finanziarie possono rigettare la richiesta quando il consumatore ha in essere altri impegni.

Con la formula ISICredit tutto è più semplice. Se sei interessato a un nostro preventivo gratuito, compila adesso il modulo di richiesta e scopri la nostra convenienza. Gestiamo la tua richeista di cessione del quinto anche se hai già altri finanziamenti da rimborsare.

Con la cassa integrazione è possibile ottenere la cessione del quinto dello stipendio?

La maggior parte degli istituti di credito non valutano l’ipotesi di finanziare mediante cessione del quinto dello stipendio un dipendente in questa situazione ma esistono comunque delle possibilità.

Per richiedere la cessione del quinto dello stipendio per dipendenti in cassa integrazione occorre rispettare determinati parametri:

  • la cassa integrazione deve essere ordinaria e non straordinaria
  • la cassa integrazione non deve superare le 40 ore mensili, ovvero le 10 ore settimanali

La richiesta di cessione del quinto dello stipendio per dipendenti in cassa integrazione segue un iter più lungo del normale in quanto necessita di preaccettazione da parte dell’istituto di credito e l’esito positivo non è assicurato. Resta comunque l’unica opzione in questi casi.

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8 commenti su “Cessione del quinto online: richiedila con un clic

  1. Salve, vorrei un info, sto facendo pratica di cessione del quinto,ho firmato anche il contratto dopo l’ok della banca,ora mi hanno spiegato che la banca notificherà il contratto all’azienda dove lavoro con relativo benestare che l’azienda dovrà firmare ed inviare via PEC,ora tra firma contratto e invio benestare all’azienda quanto tempo passa? Grazie

    Rispondi
    • Giuseppe buongiorno,
      mediamente pochi giorni. In questo lasso di tempo l’assicurazione emetterà le polizze accessorie al finanziamento.
      Consideri 2 o 3 giorni; se dovessero tardare, solleciti la sua amministrazione per la tempestiva restituzione dell’atto di benestare.

    • Il fatto è che secondo la mia azienda ancora deve ricevere nulla e il mediatore mi dice che la banca sta aspettando che l’assicurazione emnetta la polizza dal contratto ad oggi sono trascorsi 5 giorni lavorativi

  2. Buongiorno
    Da Pitagora mi hanno appena detto che non possono fare nulla per la mia cessione del qui ti ed anzianità e poco tfr. Scusate ma sono a tempo indeterminato da aprile 2019 … lavoro per una spa …. leggevo che anche con poco tfr si poteva fare una richiesta anche minima … mi spiegate meglio?? Il mio stipendio è pari a 1600 euro

    Rispondi
    • Veronica buongiorno,
      la contatteremo telefonicamente fra pochi minuti dal prefisso telefonico 0522; cercheremo di trovare subito la miglior soluzione. Le confermo che un’anzianità di 12 mesi lavorativi è sufficiente, fatto salvo la valutazione positiva da parte dell’assicurazione nei confronti della sua azienda.

  3. Buongiorno ,ho fatto la dcessione del quinto al 13 marzo la mia azienda si e’ rifiutata di firmarmi il benestare …..questo mese con lo stipendio di maggio nn ho avuto la trattenuta …L’azienda dice che il benestare era tt quello maturato al 1maggio e si sono rifiutati di togliermi la rata al 10 maggio con lo stipendio di Aprile…..adesso dovrei aspettare ancora fino al prossimo mese…..e’ possibile questa cosa o loro dovevano pagare la rata il 10 maggio realtivo alla paga di Aprile….ripeto ho ottenuto il via alla pratica il 13 marzo sono passati di piu di 60 gg…se qualcuno sa rispondermi grazie

    Rispondi
    • Michele buongiorno,
      si, l’azienda può, in sostituzione del benestare, procedere con la trattenuta della rata. In questo modo, incassata la prima quota, la finanziaria erogherà il prestito.
      L’unica cosa che non ho capito è perché non le hanno già trattenuto il quinto e hanno rimandato di un altro mese.

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